una serie di post e articoli di approfondimento sull'ortodonzia realizzati per i terapisti miofunzionali con lo scopo di introdurre i concetti base ed il lessico ortodontico.
L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi,prevenzione, intercettamento e terapia delle malocclusioni dento-scheletriche. Gli obbiettivi sono il miglioramento del sorriso attraverso il raggiungimento di un’occlusione e funzione orale ottimali e la stabilità del risultato nel tempo.
I primi approcci al miglioramento del sorriso risalgono al 1000 a.C. con rudimentali apparecchi per chiudere gli spazi causati dalla perdita prematura dei denti. Oggi il trattamento ortodontico non puo’ prescindere da un’analisi delle caratteristiche facciali , in modo da poter pianificare al meglio dove posizionare la dentatura. Il volto è la “cornice” del sorriso.
Nel 1890 la pubblicazione della classificazione di Angle segnò un momento importante nella storia dell’ortodonzia, perché identificava i principali tipi di malocclusione ed introduceva la prima definizione di occlusione normale in una dentatura naturale in modo chiaro ed inequivocabile:
“Il primo molare superiore è la chiave dell’occlusione e la cuspide mesiovestibolare del primo molare superiore deve occludere nel solco vestibolare del primo molare inferiore”.
Questo postulato, a distanza di 100 anni, è tutt’ora valido ai giorni nostri.
Angle identificò tre classi di malocclusione in base alle tre possibili relazioni occlusali dei primi molari:
I Classe : relazione dei molari normale
II Classe : molare inferiore posizionato distalmente rispetto al molare superiore
III Classe : molare inferiore posizionato mesialmente al molare superiore
Quante sono , ma soprattutto , quanto pesano le diverse occlusioni ?
Vediamo l’incidenza e la loro distribuzione nella fascia di età di maggior interesse per la TMF cioè 8-11 anni.
Le anomalie più frequenti sono :
- classe II occlusale 67,7%
- morso crociato 7,1%
- classe III occlusale 2,9%
I dati sono rielaborati dal “National Health and Nutrition Estimates Survey III” , studio condotto negli Stati Uniti su un campione di 14000 persone dal 1989 al 1994.
Le malposizioni dentali e le discrepanze scheletriche sono anomalie dello sviluppo risultanti da una combinazione di fattori specifici come ad esempio i traumi, fattori genetici (ereditari) ed fattori ambientali (squilibri muscolari orofacciali). Pertanto risulta spesso complesso identificare le cause precise.
Il morso crociato monolaterale è una malocclusione abbastanza frequente in età pediatrica, caratterizzato da deviazione laterale della mandibola. La valutazione clinica è di fondamentale importanza per effettuare una diagnosi differenziale tra alterazione funzionale ed alterazione strutturale (asimmetria scheletrica).
"Non è l’intercuspidazione ideale dei denti a prevenire la recidiva , bensì l’equilibrio dei denti rispetto ai tessuti molli , lingua e labbra a determinare la stabilità"
Profitt WR. Equilibrium theory revisited: factors influencing position of the teeth. Angle Orthod. 1978 Jul;48(3):175-86
Migliorare il sorriso o raggiungere l’occlusione ottimale?
Spesso l’ortodontista nell’elaborazione del Piano di Trattamento è costretto a dare la priorità ad uno solo di questi due aspetti, poichè in molte situazioni l’uno esclude l’altro. Ad esempio, una dentatura molto affollata si potrebbe risolvere con un semplice allineamento, ma da questo ne potrebbe conseguire un’elevata instabilità (i denti in breve tempo potrebbero ritornare nella situazione di partenza), difficoltà a mantenere un corretto sigillo labiale , problematiche alle gengive ed all’osso di supporto
Agli inizi del ’900 l’obbiettivo dell’ortodonzia diventò il trattamento della malocclusione, intesa come ogni deviazione da uno schema occlusale ideale predefinito. Col passare del tempo, divenne però evidente che anche un’eccellente occlusione non era sufficiente se questo portava ad un peggioramento dell’estetica facciale. Iniziò così un cambio di paradigma , passando da una visione “occlusocentrica” ad una di piu’ ampia che prendeva in considerazione anche le caratteristiche facciali.
Una malocclusione severa puo’ compromettere tutti gli aspetti della funzione orale , anche se non esistono prove attendibili di una correlazione di tipo lineare tra gravità della malocclusione e limitazioni funzionali. Malocclusioni apparentemente meno gravi possono rendere difficoltosa la masticazione , la deglutizione e l’articolazione verbale fonatoria non al punto da rendere impossibile la funzione, ma da richiedere una compensazione fisiologica per far fronte all’irregolarità anatomica. L’adattabilità , ossia il limite oltre il quale il compenso fisiologico non è piu’ possibile a patto di un grande dispendio di energie, assume un ruolo determinante. Compito dell’ortodonzia è anche diagnosticare e trattare le malocclusioni che alterano la funzione orale.
La funzione orale intesa come insieme di occlusione funzionale ed equilibrio muscolare orofacciale è strettamente correlata alla stabilità della dentatura nel tempo. Il ruolo della terapia miofunzionale è dunque determinante per raggiungere gli obbiettivi del trattamento ortodontico.
Profitt WR. Equilibrium theory revisited: factors influencing position of the teeth. Angle Orthod. 1978 Jul;48(3):175-86
Introduzione all'ortodonzia Diagnosi Ortodontica Disordini CranioMandibolari Respirazione Apparecchi Ortodontici Tecnologia Casi clinici Domande & Risposte
attualmente non ci sono corsi in programma
libri consigliati e materiali da utilizzare nella tua pratica quotidiana
vai alla sezione